Quando parliamo di shiatsu Namikoshi-Palombini ci riferiamo al trattamento ideato, sviluppato e codificato, sebbene con contributi e in tempi diversi, da due personaggi storici del mondo dello Shiatsu, ovvero:
il trattamento di origine giapponese, inventato dal Maestro Tokujiro Namikoshi (1905 - 2000), il quale fece della digitopressione manuale una disciplina così efficace da istituire nel 1940 la Nippon Shiatsu School (l'attuale Japan Shiatsu College), cioè la Scuola Giapponese di Shiatsu, presente ancora oggi a Tokio;
il trattamento di Rodolfo Palombini (Rudy 1930 - 1994), esperto massofisioterapista italiano, il quale fu il primo a conseguire il diploma europeo di Shiatsu-Terapista proprio nella scuola Namikoshi, nel 1964. Nel 1979 Palombini ottenne l’autorizzazione ad aprire la prima scuola di Shiatsu Namikoshi in Italia, a Roma, e grazie alla sua esperienza e capacità, elaborò un metodo codificato ed esclusivo, terapeutico e riabilitativo, adeguandolo alle esigenze del mondo occidentale, che ancora oggi e sempre di più, affascina e convince centinaia di persone, grazie alla sua efficacia.
Entrambi i metodi perseguono lo stesso risultato, ovvero, potenziare o ristabilire il benessere psicofisico ma anche contenere e risolvere il dolore. Insieme si potenziano, grazie ad un'azione sinergica.
Questo obiettivo viene ricercato attraverso la digitopressione, infatti, SHI, in giapponese significa dito, e ATSU, significa pressione. Il posizionamento delle mani, sia delle dita sia dei palmi ma, soprattutto, dei polpastrelli dei pollici, rappresentano gli strumenti fondamentali dell'operatore shiatsu, il quale li appoggerà sul corpo del ricevente, sui punti prestabiliti.
È attraverso il tocco, la diversa pressione, l'inclinazione delle dita, le vibrazioni e i moti ondulatori, i momenti adatti per intervenire su una zona del corpo piuttosto che su un'altra, che sarà possibile stimolare la pelle, le terminazioni nervose sottostanti, il tessuto connettivo, i muscoli, le articolazioni, il sistema respiratorio, endocrino, circolatorio e linfatico della persona trattata.
Gli effetti saranno locali e generali, senza mai apportare sofferenza, bensì nel rispetto dell'elasticità e della tonicità del tessuto corporeo che va ascoltato e rispettato nella sua possibilità di essere più o meno pressato; le risposte psico-fisiche non tarderanno a comparire, grazie ad un rilassamento diffuso e al recupero energetico, entrambi risultati piuttosto immediati.
Nel trattamento shiatsu Namikoshi-Palombini, il piano d'intervento è individualizzato perché così come esiste per ogni persona il suo disagio, il suo benessere o malessere, è altrettanto vero che non esiste un trattamento uguale per tutti. Ognuno è un individuo unico, racchiude ed esprime un mondo, e necessita di una considerazione e di un trattamento rispettoso e personalizzato.
Questo tipo di shiatsu ha azioni ad ampio raggio apportando benefici su svariate problematiche: sinusite, nevralgie trigeminali, cefalee, insonnia, distonie neurovegetative, cervicalgie, dolori dorsali e lombari, sacrali, contratture muscolari degli arti superiori e inferiori, affaticamento persistente, dismenorrea.
Apporta benefici anche a livello estetico migliorando il tono muscolare sia del corpo sia del viso.
Lo shiatsu Namikoshi-Palombini può essere effettuato con la persona distesa a terra oppure su un lettino, non viene utilizzato olio o crema da stendere sul corpo che, invece, sarà coperto da un abbigliamento comodo, con la possibilità di dedicare circa un'ora del proprio tempo per un trattamento salutare e benefico.
Per quanto riguarda le controindicazioni, ogni dolore acuto deve essere indagato dal punto di vista clinico prima di sottoporsi ad un trattamento shiatsu per scongiurare patologie gravi che necessitano di trattamento medico-chirurgico quali ad esempio: fratture chiuse (quelle aperte, ovviamente, sono visibili) non ancora consolidate, patologie tumorali, infezioni locali e generali, ferite aperte che necessitano di medicazioni, aneurismi, ernie addominali, inguinali, lombari, flebiti e tromboflebiti, malattie avanzate a livello cardiaco, polmonare, epatico e renale.
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